In questi giorni è apparsa una pubblicità inconsueta: un ragazzo (tipicamente di un paese in via di sviluppo) versa in un “barile” dell’acqua, come se fosse la carissima benzina.Lo slogan: “Pesa più un litro d’acqua che un litro di petrolio. Banca Fideuram gruppo San Paolo IMI lo sa”.
In fondo al manifesto la spiegazione: “Nei prossimi anni l’acqua avrà un enorme peso sull’economia mondiale”.
Più chiaro di così…Prepariamoci: le nostre sempre più care bollette dell’acqua saranno la base di bolle (è il caso di dirlo) speculative, di investimenti finanziari (che poi chiederanno profitti altissimi), di arrembaggi bancari.E i paesi in via di sviluppo – come sempre – saranno il campo di battaglia dei vari fondi speculativi, che lasceranno morti silenziosi ed invisibili. Un futuro lontanissimo? Assolutamente no. Un futuro già iniziato, che in Italia ha un nome ben conosciuto a chi si occupa di finanza (macro, non micro…): ALPI RISORSE NATURALI.Alpi Fondi Sgr è una società di gestione del risparmio nata nel 1997, gestisce fondi comuni di investimento per conto di clientela privata, aziende e istituzioni finanziarie.
Investe sulle aziende che si occupano di risorse naturali: energia, acqua, metalli.
La parte dedicata all’acqua è cresciuta negli ultimi mesi, visto gli alti profitti che promette. Il discorso dal punto di vista del business non fa una piega: “L’offerta di risorse naturali del pianeta terra è infatti limitata ed in alcuni casi scarsa, mentre la domanda è e sarà in continuo aumento e quindi chi controlla risorse preziose, chi ne sviluppa di alternative, chi migliora l’efficienza di sfruttamento di quelle esistenti, chi ricicla quelle già utilizzate avrà un ruolo di primo piano nel prossimo futuro“.
Controllare le risorse naturali, controllare l’acqua, gestire la sete di milioni di persone. Questo il futuro economico prossimo venturo.
Fonte http://www.liblab.eu/portale/terra_futura/beni_comuni/acqua/l_acqua_e_preziosa_speculiamoci_un_po
di Andrea palladino e Astrid Lima
1 commento
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25,10PMGio, 14 Ott 2021 16:19:04 +01002862021,2008 a 21:00
La nuova frontiera liquida della Democrazia – Informazione sostenibile
[…] Come se nulla fosse successo, nel 2005 venne reso noto un documento firmato dal World Business Council, una lobby che raggruppa i giganti mondiali dell’energia e dell’acqua, dall’inquietante titolo: «Doing business with the poor. A field guide». Per fare affari con i poveri, la multinazionale francese Suez, pochi mesi più tardi, adottò lo slogan “Forniamo l’essenziale della vita”, con il chiaro obiettivo di fare business sui servizi fondamentali per la vita umana: l’acqua, l’energia e la gestione dei rifiuti. Qualcuno disse che il mondo si divide in due categorie, chi ha la pistola carica e chi scava. Il compito di scavare è riservato a quei 5 miliardi di esseri umani che eternamente riteniamo in via di sviluppo, ai quali sono state imposte le regole del turbocapitalismo globale, tra il ricatto delle bilance commerciali e l’applicazione di sistemi economici coercitivi che si propongono di fare profitto sui bisogni vitali degli esseri umani. Cosa cambia nel mondo occidentale? Anche qui gli strumenti per insidiare i beni comuni sono espressamente finanziari, dal project financing ai derivati passando per i sub-prime, sotto l’azione costante della Fabbrica dei sogni e delle menzogne: i media. Non è per nulla un caso che una nota pubblicità di uno dei maggiori gruppi bancari ed assicurativi italiani avesse una pubblicità il cui slogan citava: “Pesa più un litro d’acqua che un litro di petrolio? La banca lo sa!”. […]