Chi siamo?

ATTAC è un movimento di autoeducazione popolare orientato all’azione e alla costruzione di un altro mondo possibile, una delle più grandi reti internazionali di opposizione e di alternativa al neoliberismo che ha costruito in questi anni il movimento anticapitalista. Siamo presenti in oltre 40 Paesi in Europa, Asia, America Latina

Il movimento anticapitalista nato a Seattle nel ’99 ha aperto una nuova fase. La fase della speranza contro un sistema che affama, sfrutta, inquina. Da Genova 2001 contro il G8 ai forum sociali europei e mondiali, il movimento ha unito milioni di persone nel nome della giustizia globale, della pace, dell’autodeterminazione.

Siamo per la partecipazione. Partecipazione per noi significa strappare al grande capitale e alle reti finanziarie il controllo delle nostre vite; significa controllo pubblico e collettivo delle risorse; significa una diversa idea della democrazia. Siamo per l’azione. Crediamo che solo l’azione collettiva e consapevole possa intraprendere un percorso di cambiamento. La diffusione delle idee del movimento anticapitalista tramite i forum sociali europeo e mondiale e le contestazioni alla Banca Mondiale, FMI, e G8, ha dimostrato che un’opposizione globale al pensiero unico è possibile.

Crediamo nella democrazia partecipativa, costruita orizzontalmente dal basso e la pratichiamo anche al nostro interno:due assemblee dei comitati locali ed un assemblea nazionale, aperte a tutte/ le/gli iscritte/i definiscono le nostre posizioni, nella piena autonomia dei comitati locali. Gruppi di lavoro aperti sono i luoghi in cui definiamo le nostre analisi ed iniziative in modo inclusivo. Un consiglio nazionale a cui possono assistere con diritto di parola a tutte/ le/gli iscritte/i integrabile ogni anno e rinnovato totalmente ogni due anni. Modalità decisionali basate sul metodo del consenso.

Cosa proponiamo?

Tobin tax In tutto il mondo Attac propone di tassare le transazioni finanziarie per combattere la speculazione e la finanziarizzazione capitalistica e restituire ai/alle cittadini/e il diritto di decidere democraticamente del proprio futuro. In Italia abbiamo raccolto 180.000 firme a sostegno di una legge di iniziativa popolare che istituisce la tassa Tobin, Terminate le audizioni, si è costituito un gruppo di lavoro interministeriale sulla Tobin Tax. Il 30 marzo si svolgerà a Roma un convegno internazionale, organizzato da Attac e con il patrocino di alcuni ministeri, intitolato: “Tobin Tax e altri strumenti di tassazione internazionale – Una riforma europea per un mondo più equo” che sarà un ulteriore momento d’iniziativa per l’approvazione di questa tassa

Beni comuni Siamo per il controllo dal basso dei lavoratori e dei cittadini sui beni comuni. Abbiamo promosso insieme ad altri il Forum dei movimenti contro la privatizzazione dell’acqua (www.acquabenecomune.org) e la campagna di raccolta firme per la legge di ripubblicizzazione dell’acqua, che ha già superato ampiamente il numero di firme necessarie, Siamo con gli studenti e gli insegnanti contro la privatizzazione dell’istruzione e la mercificazione del sapere. Partiamo quindi dall’acqua ma ci opponiamo anche alle altre privatizzazioni; per sottrarre spazi sempre piu’ al grandi al mercato, per una societa’ libera dalla logica del capitale e del profitto

Stop Bolkestein – Stop Lanzillotta Dopo l’approvazione della direttiva Bolkestein, nonostante alcuni risultati ottenuti tramite le mobilitazioni europee messe in campo dalla campagna, continua ad andare nella direzione del livellamento al punto più basso dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici in Europa, ci batteremo in sede di conversione nazionale della direttiva. Dal Forum Sociale Europeo di Atene è nata una rete europea per i servizi pubblici, in cui noi come Attac diamo un contributo rilevante. Questa rete può essere il mezzo con cui i movimenti e i sindacati dei lavoratori scrivono le regole dal basso per armonizzare i servizi pubblici a livello europeo, migliorando la qualità dei servizi e la dignità del lavoro. Un primo appuntamento si avrà con il Forum Europeo per i Servizi Pubblici sulla cui costruzione la rete si è impegnata

Pensione pubblica, diritti dei lavoratori Ci battiamo contro la privatizzazione delle pensioni, partita con la riforma Dini proseguita da Maroni ed anticipata di un anno dal governo dell’Unione,che dispone il conferimento automatico della liquidazione ai fondi pensione. Per questo abbiamo costituito con centinaia di RSU autoconvocate, aree di sinistra della CGIL e sindacati di base un comitato contro lo scippo del tfr, per una nuova pensione pubblica (www.perlapensionepubblica.it). Siamo per un’inversione di tendenza che restituisca ai lavoratori una pensione dignitosa, commisurata al reddito percepito e non ai contributi versati; sicura e non esposta ai capricci del libero mercato. Vogliamo che i salari siano adeguati al costo della vita. Vogliamo che si lavori di meno e che tutti possano lavorare dignitosamente. Vogliamo un reddito sociale per i disoccupati e precari che ci sottragga al ricatto del lavoro senza garanzie e senza dignità.

Contro la precarietà La precarizzazione del lavoro evidenzia un aspetto centrale delle politiche neoliberiste: l’attacco ai lavoratori, ai loro diritti, alle loro condizioni lavorative, al loro salario. La precarizzazione non interessa soltanto coloro che hanno contratti di lavoro precari ma trasforma tutto il mondo del lavoro, anche i cosiddetti lavoratori “stabili”, sempre più preoccupati dal rischio di licenziamenti esternalizzazioni e delocalizzazioni, ne indebolisce la capacità di resistenza, ne forza l’adattabilità ai bisogni delle imprese di una forza lavoro sempre più fluida nel numero e nelle mansioni. Abbiamo partecipato all’assemblea del luglio 2006 e alla manifestazione del 4 novembre della rete “Stoprecarietà da ora” e stiamo costruendo un gruppo di lavoro per rilanciare l’iniziativa del movimento contro la precarietà e per sostenere le lotte dei precari, sia a livello nazionale che europeo, a cominciare dalla lotta contro il libro verde sul mercato del lavoro

Contro la guerra senza se e senza ma Attac è da sempre stata parte del movimento contro la guerra globale permanente; che è guerra militare economica e sociale. Abbiamo sempre sottolineato che le guerre sono fortemente intrecciate con le politiche sociali securitarie e le politiche economiche neoliberiste. Siamo per il ritiro delle truppe dall’IRAK prima, per il ritiro delle truppe dall’Afghanistan ora. Siamo contro il raddoppio della base di Vicenza e per la riconversione dell’industria bellica, contro il nuovo modello di difesa proiettato a difendere in tutto il mondo gli interessi del capitale occidentale e la riduzione delle spese militari

Ed inoltre ATTAC partecipa al movimento contro la guerra per il ritiro delle truppe dall’Afghanistan e per la smilitarizzazione delle basi militari a partire dal no al raddoppio della base di Vicenza; al movimento dei migranti, per la chiusura dei CPT e l’abrogazione della legge Bossi-Fini per abbattere i muri della fortezza Europa; ai movimenti per i diritti delle donne; a quelli contro la discriminazione delle scelte sessuali e affettive gay, lesbiche, bisex e transgender; al movimento antiproibizionista per l’abrogazione della legge Fini sulle droghe, ai movimenti No Tav

> Leggi come aderire ad Attac Italia nel 2007

Riappropriarci del nostro mondo! Tutti insieme è possibile.

ATTAC Italia, da sei anni NESSUNO SCONTO AL NEOLIBERISMO

Puoi contattare il comitato foggiano : foggiattac@yahoo.it